Famiglia Ghiggia Patriziato di Sonvico
È lo stemma ufficiale: “D’azzurro, all’albero di verde, movente da una campagna d’argento, carica di tre bande di rosso; l’insieme è accompagnato in capo da una corona fioronata d’oro”.
Sopranomi - Barbison, Cavron, De svan, Ganassa, Zipola, Raton, Salam, Tachin, Titon, Tinon, Tèn, Venanze
Note particolari
Tre cartaglorie custodite nella sagrestia della chiesa di Sonvico presentano lo stemma della Famiglia, il cui albero è accostato dalle lettere F e G. Queste ultime corrispondono alle iniziali di Francesco Ghiggia di Dino: Canonico della Cattedrale di San Lorenzo in Lugano e 17. Parroco di Sonvico tra il 1724 e il 1728; gli succedette quale 18. Parroco tra il 1728 e il 1750 (anno della sua morte a 49 anni di età) il nipote Ghiggia Giovanni Francesco.Anticamente presente anche a Sonvico, oggi i vari rami di questo casato sono presenti unicamente a Dino. Il ramo di Sonvico si è insediato definitivamente da oltre un secolo in Sud America e in modo particolare nella provincia argentina di Tucùman. Nel corso del Settecento ben due membri di questa famiglia rivestono la funzione di parroci di Sonvico. E’ molto probabilmente per questo motivo che fin verso la prima metà del secolo scorso la domenica successiva alla festa del Corpus Domini si teneva una seconda processione denominata “Corpus Domini di Ghisgia”. Nell’elenco dei capi famiglia vicini di Dino nel 1655, i Ghiggia sono detti anche Verzasca probabilmente riferito al luogo di provenienza. Il nome risulta comunque attestato quasi esclusivamente nella forma Giggia (o Gigia) almeno fino all’Ottocento ma potrebbe derivare da forme più antiche: nel 1528 incontriamo un Bartolomeo del fu Francesco del Giga e nel 1609 un Pietro Ghiggiotto qualificato come difensore dei diritti e dei privilegi della castellanza di fronte al tribunale degli Svizzeri.