Famiglia Ghirlanda Patriziato di Sonvico
Nel 1450 viene nominata per la prima volta una casa Garlanda a Dino e il nome appare poi abbastanza frequentemente anche nei secoli successivi.
Altri stemmi
Un membro di questa famiglia presenzia nel 1473 assieme ad altri 85 capi famiglia di Sonvico, Dino e Villa nella piazza detta di Pasquirolo a Sonvico all’approvazione dei 136 capitoli dello Statuto per il buon governo della Castellanza. Un altro nel 1512 è tra i delegati di Sonvico incaricati di definire con Villa i confini degli alpi e dei pascoli comuni. Oltre che famiglia notarile e da sempre legata a Dino, seppur presente pure a Sonvico, conterà anche numerosi ecclesiastici, in particolare cappellani di san Nazario. Annesso all’istromento di erezione della Chiesa di S. Nazzaro a Cappellania (1655) vi è un inventario dei beni e l’elenco dei capi famiglia vicini di Dino di allora che furono: i Ghirlanda o Garlanda, i Moschino, i Begnuda, i Verzasca o Ghiggia, i Bianchi. Anche alcuni membri della famiglia sono attivi in Veneto e in Toscana nel corso del Settecento e in Argentina (Cordoba e Rosario) nella seconda metà dell’Ottocento.
A Dino i numerosi rami di questa famiglia hanno assunto varie denominazioni o soprannomi:
Angerin, Cicö, Cinic, Cecòn, Gabèla, Galinin, Gascpor, Ghirlandon, Leonarde, Macelar, Negre, Negrin, Paolòt, Pinö, Rèsega o Rascghéta, Scaralonga, Tabarin, Tèghen, Tonòn.
Mentre i Ghirlanda di Sonvico si distinguono in:
Berai, Garèla, Sultani.